domenica 24 gennaio 2010

Il chitarrista

Ho ripescato dal cilindro (del pc) alcuni vecchi testi di canzoni scritti quando ancora dovevo scegliere tra la carriera di rockstar e quella d'impiegato.

Il gruppo era forte.
All'inizio, quando avevamo sui vent'anni, si chiamava "The luna hard'urla" incomprensibile e spocchioso nome preso da un verso di Rimbaud.

Ci siamo lasciati e riuniti circa 15 anni dopo.
Il nuovo gruppo (più o meno le stesse facce di sempre) si chiamava "Viteagra".
Nome innocente perché il Viagra (forse) non era stato ancora inventato.

MA bando alle ciance: ecco una delle canzoni (per la cronaca, alla fine ho scelto la più sicura carriera impiegatizia).

Partecipo a uno show
faccio da spalla in balera
a “Gli astronauti di Marisa”
vestito da marziano
ma con la chitarra in mano.
Mi preparo con cura
alla data a lungo attesa
finalmente si suona
già mi prudono le dita
per una serata tutta in salita.
Marisa l’ha detto
vai di liscio, punta al tango
ma in quell’atmosfera
le preparo la sorpresa
un heavy metal da galera.
Non è cattiveria
ma puttana la miseria
valevo uno stadio
la grande canzone
e invece strimpello
giù a Pizzighettone.
Salito sul palco
l’attesa è finita
i vecchi già in pista
manca solo il segnale
dal batterista.
Marisa sorride
allunga la coscia
ingrossa la tetta
del tutto ignara
di quel che l’aspetta.
Ah Parigi, Dublino
Londra e Berlino
serate da sballo, ragazze a gogò
devo solo pazientare
ancora per un po’.
Il gruppo mi guarda
“E dai, e su
attacca, cazzone!”
è già partita
la prima canzone.
Evvai con l’assolo,
che soddisfazione!
ma nessuno si scompone
pensando ai fatti miei
sto suonando Casadei.

(ritornello)
Go, go, go Johnny go, go, go Johnny, go go
Go Johnny go, go, go Johnny go go
Johnny B. Goode


Un successo strepitoso
Gina, Tina e Mariolina
ma proprio tutte e tre
non hanno occhi
che per me.
Che davvero
mi commuovo
alle attenzioni
un po’ sciocchine
di quelle giovani vecchine.
Che vuoi che ti dica
amico mio
si fa sempre più fatica
a mediar tra certi sogni
e tutta la mia vita.
Ma non ditelo a Marisa
entusiasta lei m’aspetta
alla prossima scommessa
nome: Johnny B. Goode
la giovane promessa.
Un tizio strambo
sospeso tra Parigi e Berlino
approdato a Pizzighettone
vestito da marziano
ma con la chitarra in mano.

(ritornello)
Go, go, go Johnny go, go, go Johnny, go go
Go Johnny go, go, go Johnny go go
Johnny B. Goode

2 commenti:

Matteo Rinaldi ha detto...

Bel testo, o mio artista. Da vero affascinante loser, da canticchiare in macchina rollando una canna.
Purtroppo sono sempre svenuto dopo le canne. Baci.

Matteo Rinaldi ha detto...

Bel testo, o mio artista. Da vero affascinante loser, da canticchiare in macchina rollando una canna.
Purtroppo sono sempre svenuto dopo le canne. Baci.