domenica 5 settembre 2010

Quando tra il boom e il beat, Modena fece la sua parte

Il 17 settembre 2010, presso l'ex ospedale Sant'Agostino, il Fotomuseo Giuseppe Panini inaugura Anni '60 Modena e l'Italia del boom, oltre 100 foto degli anni Sessanta: scatti che riflettono una stagione cruciale della storia d'Italia; un decennio che fra tutti è forse il più presente nell'immaginario collettivo per la densità degli eventi.

La mostra intende offrire uno spaccato della Modena negli anni Sessanta, caratterizzata prima di tutto dal boom economico, sempre più diffuso grazie all'aumento dell'industrializzazione, che significa occupazione e conseguente benessere alla portata di tutti. Elettrodomestici, automobili, televisioni, giradischi e libri tascabili, entrano definitivamente nelle case degli italiani e modificano gli stili di vita. È l'Italia che si sposta sulla nuova Autostrada del Sole, dei grandi esodi estivi e che davanti alla TV segue i fatti più tragici ed euforici del periodo, come l'uccisione di J. F. Kennedy e lo sbarco dell'uomo sulla Luna, che Modena vive da protagonista e in maniera partecipativa.

Le fotografie esposte parlano di tutto questo, così come della nuova immagine che negli anni 60 si ritagliano i giovani, che diffondono la nuova moda, la musica beat (di cui la città emiliana è stata capitale grazie alla presenza di gruppi come i Nomadi e l'Equipe 84), fino alla volontà estrema di rompere col sistema anche attraverso il viaggio verso l'oriente. Sono sempre i giovani che organizzano cortei di protesta (per il diritto allo studio e per la fine di tutte le guerre, tra cui quella in Vietnam, che scotta di più) e che nel cosiddetto "autunno caldo" del 1969, marciano assieme agli operai, scesi nelle piazze e nelle strade per la difesa del posto di lavoro. L'aggregazione collettiva è visibile anche attraverso lo sport, tra cui spicca il calcio, che diviene sempre più un fenomeno di massa.


Nell'immagine: alluvione del 1966, autore anonimo.

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