«Michael Reagan» disse.
Scrissi «A Michael Reagan» e aggiunsi: «L'unico Reagan che conosco è Ronald Reagan, il governatore della California».
«E' mio padre».
Alzai la testa e lui arrossì, poi levò il pugno nel saluto del Black Power e mi sorrise. Poi più tardi vidi suo padre che stava aspettando l'ascensore e lo sentì lamentarsi con i suoi amici. «Non so cosa sia capitato a Michael stamattina. C'era qui Muhammad Ali per il peso e io non sono riuscito a tenerlo in camera sua».
Non so se suo padre mi avesse riconosciuto: certo non lo diede a vedere, e io comunque non m'aspettavo che lo facesse. In California aveva fatto tutto il possibile per escludermi dalla boxe definendomi un perdigiorno "ingrato" e "antipatriota". Aveva minacciato addirittura una legge perché non potessi battermi in California. E per quattro anni non avevo potuto metter piede nel suo Stato. Ma non era riuscito a trasmettere a suo figlio i propri pregiudizi.
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