Nelle mie peregrinazioni da neo-modenese cerco di infilare la bandierina nei posti giusti per segnare il territorio con il "mio" locale, il "mio" ristorante, il "mio" angolo speciale, ecc. ecc.
Come al solito, mi butto un po' alla cieca, senza informarmi prima.
Un approccio che a volte permette belle scoperte amplificate dal piacere di "avercela fatta da soli", a volte regala brutte sorprese.
Ieri sera, cena all'Osteria Ruggera in pieno centro storico.
Da fuori sembra una tipica osteria modenese, dentro l'ambiente è carino, accogliente e pieno di foto di miti hollywoodiani che fanno sempiterna tendenza.
Dal menu che ci elenca la gentile proprietaria però, di modenese non c'è quasi niente: volendo si mangia alla siciliana, che non è esattamente quel che avevo in mente. Mea culpa però.
Consigliati, ordiniamo mezzo litro di Chardonnay Tormaresca (di Puglia, non proprio la terra del Chardonnay), un piatto di antipasti della casa, e un secondo, coniglio arrosto e patate.
La quantità degli antipasti è quella che è, e si sa, ma la qualità è buona. Il coniglio invece è normalissimo: una coscetta da 6 forchettate al massimo spersa in un piattone enorme, più le patate 4x4 con qualche buccia di pomodorino a dar sapore.
Insomma, nulla di cattivo, ma neanche di speciale.
Il conto però è quello da lasciar di sasso: 47 euro.
Stupisce il mezzo litro di Tormaresca a 12 euro, quando una bottiglia da 750 cl - acquistata al dettaglio in qualsiasi cantina - va dai 5 ai 7 euro.
Protesto. La signora si difende affermando che da lei "si privilegia la qualità".
Per carità, ognuno la pensi come vuole, su GustaModena leggo qualche recensione entusiastica. Per me il rapporto qualità/prezzo è completamente sballato qui: da evitare con cura.
1 commento:
Prenderò nota!
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