mercoledì 19 ottobre 2011

A ciascuno il suo Trota

L'Amaca di Michele Serra di oggi. Magistrale.

Con l’ arresto di “er Pelliccia” anche i Moti Romani di sabato scorso perdono quel poco o quel tanto di demoniaco (fuoco e fiamme) che si erano guadagnati sul campo. Già i calzoni a fior di mutanda, molto di moda tra i teenagers, conferivano alle immagini del giovane rivoltoso qualcosa di mestamente conformista, più da Upim che da Bastiglia. Si è poi saputo che il teenager è piuttosto maturo (24anni), e maturissimo come matricola (primo anno di università), per dire che anche i movimenti più duri e più sinistri hanno i loro Trota. Quanto alle indagini, si dice che il povero Pelliccia, vistosi incastrato, abbia giustificato il lancio dell’estintore con la volontà di”spegnere un incendio”, comicissima scusa, e qui si arriva, anzi si ritorna, a quell’eterno Alberto Sordi che siamo, alla piagnoneria ipocrita di “Un giorno in Pretura” e “urne m’ha rovinato la guera”, e di nuovo si capisce perché il narratore dei nostri mali non è Dostoevskij, sono Age e Scarpelli. E viene una pena tremenda per quei genitori e anche per quel figlio, sbatacchiato tra le spire della storia senza nemmeno sospettarne la durezza e la cattiveria, rivoluzionario del sabato pomeriggio, già al lunedi ridotto al suo soprannome da macchietta di quartiere.

ROMA 15 OTTOBRE

1 commento:

matteo ha detto...

Tra "Ho lanciato l'estintore perché volevo spegnere un incendio" e "Ho fatto liberare Ruby perché sono una persona di buon cuore" c'è tutta la tragicomicità del momento. Purtroppo non fa ridere né crescere.