lunedì 16 aprile 2012

110 miliardi di borbottii fanno un bel casino

In Cronache del dopobomba, di Philip K. Dick, il piccolo Bill vive nella pancia della sorellina Edie:

"E adesso c'era anche questo: un corpo di bambina, dentro cui viveva il fratellino, giù nella regione inguinale. Da sette anni Bill Keller abitava lì dentro, e il medico, ascoltando le spiegazione della bimba, le credeva. Sapeva che era una cosa possibile; non era il primo caso del genere. Se avesse avuto ancora il suo apparecchio per i raggi X, avrebbe potuto vedere la minuscola forma raggrinzita, probabilmente non più grande di un coniglietto appena nato. Ecco, con le mani poteva tastarne i contorni... Palpò un lato del ventre della bambina, notando attentamente la dura sacca cistica all'interno. La testa era in posizione normale, il corpo racchiuso per intero nella cavità addominale, con le membra e tutto. Un giorno o l'altro la bambina sarebbe morta e le avrebbero aperto il ventre per farle l'autopsia; allora avrebbero scoperto una minuscola figura maschile, avvizzita forse con una candida barba e gli occhi ciechi... suo fratello, sempre non più grande di un coniglietto".

A parte questa non trascurabile particolarità, Bill ne ha un'altra. Oltre a dialogare con la sorella - il che ha una sua logica - parla con i tanti morti che abitano il sottosuolo. Un bel gruppone, stando a una stima che calcola gli umani che ci hanno preceduto in questo mondo - da quando l'uomo è sapiens - nel non trascurabile numero di 110 miliardi o giù di lì. Se un al di là esiste, deve essere bello affollato.

— Non preoccuparti per me — disse improvvisamente Bill. Si era di nuovo svegliato, o forse non aveva nemmeno dormito, forse aveva fatto finta. — Io so una quantità di cose e posso badare a me stesso. E proteggerò anche te. Meglio che tu sia contenta di avermi, perché io posso... be', non capiresti. Sai che io posso vedere tutti quelli che sono morti, come l'uomo che ho imitato. Be', ce n'è una quantità immensa, di loro, milioni, miliardi, e tutti diversi uno dall'altro. Quando dormo, li sento borbottare.

1 commento:

mp ha detto...

dick mio guru adorato, proprio in questi giorni ho riletto la svastica sul sole (tra l'altro nella postfazione c'è un testo che oggi verrebbe definito antisemita). cronache del dopo bomba invece non l'ho letto ma dopo questo tuo post va dritto nei prossimi da leggere.