giovedì 31 marzo 2011
Il Cavalier Laqualunque
Mai titolo fu più azzeccato per raccontare come per Berlusconi sia sempre possibile alzare un po' l'asticella dell'Incredibile che tutti gli altri pensavano avesse portato già al limite.
martedì 29 marzo 2011
lunedì 28 marzo 2011
AdverSainting
In occasione del bicentenario della nascita di Santa Giuseppa Rossello, l’ordine delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia ha deciso di proporre un contest su zooppa con lo scopo di promuovere l’operato e la modernità della Santa fondatrice, sconosciuta ai più (ma qui, su Cathopedia, si può saperne parecchio...).
Come per tutte le gare di zooppa, anche questa prevede tre diverse categorie destinate ad accogliere i lavori dei creativi: video, grafiche e spot audio. Vi è poi anche una sezione speciale per giornalisti, che premierà il miglior elaborato sulla Santa e il suo bicentenario pubblicato.
Montepremi complessivo per i vincitori: 21.000 euro.
Come per tutte le gare di zooppa, anche questa prevede tre diverse categorie destinate ad accogliere i lavori dei creativi: video, grafiche e spot audio. Vi è poi anche una sezione speciale per giornalisti, che premierà il miglior elaborato sulla Santa e il suo bicentenario pubblicato.
Montepremi complessivo per i vincitori: 21.000 euro.
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domenica 27 marzo 2011
Mi chiamo Italo Calvino e faccio lo scrittore
Una meravigliosa chicca di Italo Calvino tratta dal documentario "Cantacronache 1958 - 1962: politica e protesta in musica", cortometraggio di 45 minuti dedicato allo storico gruppo (nato negli anni '50) dei Cantacronache. (Qui, l'intervista integrale su Rai Cultura. Tutto Calvino sul sito della Rai).
Quella patrimoniale non s'ha da fare
In Italia, ogni volta che qualcuno - più o meno timidamente - propone di aumentare la tassazione sui patrimoni (quelli consistenti, mica è un "patrimonio" ciò che si può accumulare con un reddito medio-basso, cioè la stragrande maggioranza), da destra e sinistra si alzano urla scomposte contro "chi vuole instaurare un regime comunista" (?!?) e far perdere così, alla coalizione o al partito a cui appartiene, "una valanga di voti, minacciando di prosciugare le tasche degli italiani".
Uno di questi è Beppe Grillo, come ho potuto sentire di persona durante un suo spettacolo, anche se il leader del M5s giura che acconsentirebbe a metter mano al portafoglio in cambio di un Paese con "servizi che funzionino" (va da sé che, con questa classe dirigente di "cadaveri ambulanti", non funzioneranno mai. Quindi niente 1000 euro da Grillo).
In realtà, come spiega questo articolo di Repubblica relativo a una proposta (l'ennesima a dire il vero) lanciata dalla CGIL, si tratterebbe solo di "tassare i super ricchi: un prelievo sui grandi patrimoni (a partire dagli 800 mila euro) che potrebbe far incassare al fisco fino a 18 miliardi di euro l’anno. Pagherebbe non più del 5% della popolazione e non più di mille euro l’anno. Tutti gli altri ne sarebbero esclusi".
Ovviamente, come già altre volte in passato, una simile proposta non troverà mai consenso tra le forze politiche che mai si sognerebbero di chiedere "lacrime e sangue" (1000 euro su 800.000!) ai super ricchi di questo Paese.
Ma magari un giorno ci penserà Beppe Grillo a regalare all'Italia "servizi che funzionino" e, subito dopo, a imporre la patrimoniale a quelli come lui (perché funzionino ancora meglio).
Uno di questi è Beppe Grillo, come ho potuto sentire di persona durante un suo spettacolo, anche se il leader del M5s giura che acconsentirebbe a metter mano al portafoglio in cambio di un Paese con "servizi che funzionino" (va da sé che, con questa classe dirigente di "cadaveri ambulanti", non funzioneranno mai. Quindi niente 1000 euro da Grillo).
In realtà, come spiega questo articolo di Repubblica relativo a una proposta (l'ennesima a dire il vero) lanciata dalla CGIL, si tratterebbe solo di "tassare i super ricchi: un prelievo sui grandi patrimoni (a partire dagli 800 mila euro) che potrebbe far incassare al fisco fino a 18 miliardi di euro l’anno. Pagherebbe non più del 5% della popolazione e non più di mille euro l’anno. Tutti gli altri ne sarebbero esclusi".
Ovviamente, come già altre volte in passato, una simile proposta non troverà mai consenso tra le forze politiche che mai si sognerebbero di chiedere "lacrime e sangue" (1000 euro su 800.000!) ai super ricchi di questo Paese.
Ma magari un giorno ci penserà Beppe Grillo a regalare all'Italia "servizi che funzionino" e, subito dopo, a imporre la patrimoniale a quelli come lui (perché funzionino ancora meglio).
sabato 26 marzo 2011
Finalmente in libreria "Occupiamo l'Emilia"
E' finalmente possibile trovara in libreria (al momento bisogna ancora ordinarlo presso il proprio libraio di fiducia, ma tra pochi giorni sarà disponibile sugli scaffali delle maggiori librerie) il docu-film "Occupiamo l'Emilia".
Edito dalla casa editrice Diabasis di Reggio Emilia, il film inchiesta delle Officine Tolau (Stefano Aurighi, Davide Lombardi, Paolo Tomassone) è acquistabile anche online al prezzo di 9,90 euro (dvd + volumetto di accompagnamento contenente: un focus con la partecipazione di Angelo Alessandri, segretario della Lega Nord Emilia, Gianluca Pini, segretario Lega Nord Romagna e il politologo Massimiliano Panarari. Un'analisi dei flussi di voto realizzata dai ricercatori Gianluca Passarelli e Dario Tuorto dell'Istituto Cattaneo di Bologna).
Qui sotto il (finto) booktrailer, (in realtà, il video del momento in cui veniamo in possesso del tanto atteso cofanetto):
Edito dalla casa editrice Diabasis di Reggio Emilia, il film inchiesta delle Officine Tolau (Stefano Aurighi, Davide Lombardi, Paolo Tomassone) è acquistabile anche online al prezzo di 9,90 euro (dvd + volumetto di accompagnamento contenente: un focus con la partecipazione di Angelo Alessandri, segretario della Lega Nord Emilia, Gianluca Pini, segretario Lega Nord Romagna e il politologo Massimiliano Panarari. Un'analisi dei flussi di voto realizzata dai ricercatori Gianluca Passarelli e Dario Tuorto dell'Istituto Cattaneo di Bologna).
Qui sotto il (finto) booktrailer, (in realtà, il video del momento in cui veniamo in possesso del tanto atteso cofanetto):
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giovedì 24 marzo 2011
mercoledì 23 marzo 2011
Bologna era una donna emiliana
Non vedo nulla, nella Bologna realmente deturpata dai cosiddetti writers, se non la confusione disperata e feroce di questo tempo.
martedì 22 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
Oltre
Sopra, la stazione di Bologna in questi giorni; sotto, il generatore automatico di manifesti di Metilparaben.
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domenica 20 marzo 2011
Il voto è segreto e non si dice
Le ragazze padane
di Arcano, Dino Moroni
Testo Dino Moroni e Denis Traldi
LE RAGAZZE PADANE SONO FIGLIE DEL SOLE
ALL'OMBRA DEI MONTI BRILLA IL LORO COLORE
HANNO IL VERDE NEL CUORE
LE RAGAZZE PADANE SOTTO I LORO VESTITI
NASCONDONO LA VITA E TUTTI I LORO SEGRETI
FANTASIE INFINITE.
E DI NOTTE SOTTO UN CIELO BLU
SI RACCONTANO UN PO' DI PIU
SEMPRE DENTRO UN FORTE CREDERE
CHE SON NATE DONNE LIBERE.
LE RAGAZZE PADANE QUANDO ARRIVA L'ESTATE
LE TROVI SULLA SPIAGGIA E SI TUFFANO IN MARE
CHI LE VA A SALVARE.
PASSEGGIANDO PER LA RIVA SU E GIU
SI RACCONTANO UN PO' DI PIU
SEMBRAN TUTTE STARS DA CINEMA
BRUNE, BIONDE, ALTE E PICCOLE.
LE RAGAZZE PADANE S'ALZAN PRESTO AL MATTINO
SI FERMANO NEI BAR PER IL CAPUCCINO
PER SCALDARSI IL PANCINO.
E DI NOTTE SOTTO UN CIELO BLU
SI RACCONTANO UN PO' DI PIU
DENTRO SEMPRE UN FORTE CREDERE
CHE SON NATE DONNE LIBERE………..
…….CHE SON NATE DONNE LIBERE……
Occupiamo l'Emilia
Adoro i webdocumentari
Dalla Francia arrivano sempre più frequentemente documentari molto interessanti creati apposta per il web da una nuova generazione di autori e case di produzione specializzati nelle forme d’espressione multimediali. Questo progetto della fotografa Anaïs Dombret e del regista Sylvain Pioutaz è stato realizzato in Burkina Faso.
Raccoglie le interviste a sei persone, ognuna delle quali racconta la sua storia esprimendo il suo punto di vista sulla situazione del paese e afrontando temi diversi come il ruolo della donna nella società burkinabé, la libertà di stampa, la storia e il futuro dello stato dell’Africa occidentale, che raramente appare nelle cronache e sui mezzi d’informazione.
Fonte: Internazionale
Le interviste sono in francese, ma è possibile attivare l'opzione sottotitoli che rende comprensibile il lavoro anche a chi ha poca dimestichezza con quella lingua.
Raccoglie le interviste a sei persone, ognuna delle quali racconta la sua storia esprimendo il suo punto di vista sulla situazione del paese e afrontando temi diversi come il ruolo della donna nella società burkinabé, la libertà di stampa, la storia e il futuro dello stato dell’Africa occidentale, che raramente appare nelle cronache e sui mezzi d’informazione.
Fonte: Internazionale
Le interviste sono in francese, ma è possibile attivare l'opzione sottotitoli che rende comprensibile il lavoro anche a chi ha poca dimestichezza con quella lingua.
sabato 19 marzo 2011
Fratelli formaggi
Contrariamente a quanto scrive Tomminos, il più bel manifesto tra le vagonate di patriottismo che ha contagiato i pubblicitari del Belpaese il giorno della celebrazione dell'unità nazionale, è proprio quello della Galbani.
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venerdì 18 marzo 2011
Neorealismo emiliano
Quei video che non riesce a guardare fino in fondo nemmeno l'autore (cioè: me medesimo).
La campagna emiliana vista dal treno tra Castelfranco Emilia e Modena, e 13.21' di Bologna visti dall'autobus della linea 35.
La campagna emiliana vista dal treno tra Castelfranco Emilia e Modena, e 13.21' di Bologna visti dall'autobus della linea 35.
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mercoledì 16 marzo 2011
17 marzo, festa dei 150 anni dell'Unità d'Italia
Il sito dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna pubblica per l'occasione in home una grafica e una foto realizzate dal sottoscritto (in realtà, nelle mie intenzioni, la pagina andava inserita a tutto schermo, ma era chiedere troppo...).
Ecco qui il file originale (in jpeg). Per la cronaca la bellissima ragazza nella foto si chiama Lucia.
Ecco qui il file originale (in jpeg). Per la cronaca la bellissima ragazza nella foto si chiama Lucia.
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Contestazione vecchio stile di fronte alla sede della Regione Emilia-Romagna
Oggi, di fronte alla sede della Regione, in attesa della seduta solenne dell'Assemblea legislativa per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
venerdì 11 marzo 2011
Matteo Renzi a Modena
Matteo Renzi intervistato prima della serata modenese del 10 marzo 2011 in cui ha presentato il suo libro "Fuori". (Fonte: La Gazzetta di Modena)
PS Renzi è il tizio con la giacca blu al mio fianco.
PS Renzi è il tizio con la giacca blu al mio fianco.
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giovedì 10 marzo 2011
Predestinati si nasce
Ovvero, tentare la fortuna per Matteo Renzi è qualcosa scritto nel DNA.
A proposito, stasera sarà a Modena a presentare il suo libro "Fuori".
(Grazie a Te l'ho chiesto? per la segnalazione)
A proposito, stasera sarà a Modena a presentare il suo libro "Fuori".
(Grazie a Te l'ho chiesto? per la segnalazione)
mercoledì 9 marzo 2011
Occupiamo l'Emilia nel buio delle sale
E' ufficiale il calendario delle proiezioni di tutti i lavori selezionati (qui tutti i trailer) nell'ambito della rassegna DocInTour.
Occupiamo l'Emilia è uno di questi, per cui sarà possibile vedere l'opera prima delle Officine Tolau in vari cinema d'essai dell'Emilia-Romagna.
Di seguito l'elenco completo di luoghi, date e orari.
05 aprile Sala Truffaut Modena ore 21.15
13 aprile Lumière Bologna ore 22.15
21 aprile Nuovo Jolly 2 San Nicolò di Rottofreno ore 20
21 aprile Cinema Gulliver Alfonsine ore 21
26 aprile Capitol Fiorenzuola d’Arda ore 21
12 maggio Metropolis Bibbiano ore 21
14 maggio Teatro Comunale Alice Zeppilli Pieve di Cento inizio ore 20 terzo film in programmazione
19 maggio Nuovo Nosadella Sala Berti Bologna ore 19.15
23 maggio Saffi d’essai Forlì ore 21.15
Alle proiezioni del 5 aprile, Modena, e del 21 aprile, Alfonsine, saremo presenti anche noi autori.
Foto: un'immagine di Midnight-Digital
Occupiamo l'Emilia è uno di questi, per cui sarà possibile vedere l'opera prima delle Officine Tolau in vari cinema d'essai dell'Emilia-Romagna.
Di seguito l'elenco completo di luoghi, date e orari.
05 aprile Sala Truffaut Modena ore 21.15
13 aprile Lumière Bologna ore 22.15
21 aprile Nuovo Jolly 2 San Nicolò di Rottofreno ore 20
21 aprile Cinema Gulliver Alfonsine ore 21
26 aprile Capitol Fiorenzuola d’Arda ore 21
12 maggio Metropolis Bibbiano ore 21
14 maggio Teatro Comunale Alice Zeppilli Pieve di Cento inizio ore 20 terzo film in programmazione
19 maggio Nuovo Nosadella Sala Berti Bologna ore 19.15
23 maggio Saffi d’essai Forlì ore 21.15
Alle proiezioni del 5 aprile, Modena, e del 21 aprile, Alfonsine, saremo presenti anche noi autori.
martedì 8 marzo 2011
Yalla Iraq!
"Yalla Iraq" è un documentario, per la regia di Davide Fonda e la sceneggiatura di Carlotta Vandini (entrambi modenesi), prodotto da Fuori.tv in collaborazione con la casa di produzione -sempre modenese - Pongofilms.
Il documentario è incentrato sulla storia di un viaggio e di una fuga di un giovane iracheno verso l'Europa. Il reportage racconta della speranza, del riscatto sociale e parla di accoglienza, dunque di tematiche attuali e contestuali al periodo sociale che l'Italia oggi sta vivendo.
"Yalla Iraq" è in concorso al Premio Ilaria Alpi.
Il documentario è incentrato sulla storia di un viaggio e di una fuga di un giovane iracheno verso l'Europa. Il reportage racconta della speranza, del riscatto sociale e parla di accoglienza, dunque di tematiche attuali e contestuali al periodo sociale che l'Italia oggi sta vivendo.
"Yalla Iraq" è in concorso al Premio Ilaria Alpi.
YALLA IRAQ from Fuori.tv on Vimeo.
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lunedì 7 marzo 2011
La zappa del popolo
«Non ho guadagnato con quella foto, ma regalo al mondo qualcosa che mi sopravviverà, per questo sono felice». Era così Alberto Korda che dieci anni fa, poco prima di morire, raccontò come aveva fatto la famosa foto del Che: «Era il 1960. Da un palco basso Fidel pronunciava la commemorazione per le vittime di un sabotaggio Cia. Io ero a pochi metri dalla tribuna. Che Guevara era nelle file dietro. A un tratto, mentre inquadravo nell’obiettivo i personaggi sul palco, il Che si è affacciato. Ho fatto due scatti e quando stavo per fare il terzo lui era già scomparso».
Il Che appartiene al mondo, eppure c’è chi guadagna soldi sulla sua immagine. Il primo a commercializzare la foto del Che fu Feltrinelli. Adesso il vecchio grafico Jim Fitzpatrick vuole “brevettare” il poster rosso del Che. Ma la foto è di Korda che del copyright se ne fregava. Piuttosto stava spesso col Che, come quella volta che lo seguì in campagna: «Lo trovai nella baracca, sporco, dopo il lavoro. Gli dissi che un giornale voleva un servizio su di lui. E lui mi disse: “Alberto, tu sei dell’Avana città, vero?” Io annuii. Il Che si toccava la barbetta e disse: “Hai mai tagliato la canna da zucchero?” E io: “No, non l’ho mai fatto”. Lui allora disse a un ragazzo: “Porta un machete per quest’uomo dell’Avana città che ci aiuterà a tagliare la canna con la zappa del popolo”. Poi, rivolto a me: “Ci vediamo la prossima settimana”.
Ho dovuto tagliare la canna da zucchero per una settimana prima di potergli scattare le foto. In seguito, ogni volta che dovevo fare un lavoro sul Che avevo paura perché pensavo: cosa mi farà fare ora?». (Alessandro Agostinelli)
Fonte: L'Espresso
Il Che appartiene al mondo, eppure c’è chi guadagna soldi sulla sua immagine. Il primo a commercializzare la foto del Che fu Feltrinelli. Adesso il vecchio grafico Jim Fitzpatrick vuole “brevettare” il poster rosso del Che. Ma la foto è di Korda che del copyright se ne fregava. Piuttosto stava spesso col Che, come quella volta che lo seguì in campagna: «Lo trovai nella baracca, sporco, dopo il lavoro. Gli dissi che un giornale voleva un servizio su di lui. E lui mi disse: “Alberto, tu sei dell’Avana città, vero?” Io annuii. Il Che si toccava la barbetta e disse: “Hai mai tagliato la canna da zucchero?” E io: “No, non l’ho mai fatto”. Lui allora disse a un ragazzo: “Porta un machete per quest’uomo dell’Avana città che ci aiuterà a tagliare la canna con la zappa del popolo”. Poi, rivolto a me: “Ci vediamo la prossima settimana”.
Ho dovuto tagliare la canna da zucchero per una settimana prima di potergli scattare le foto. In seguito, ogni volta che dovevo fare un lavoro sul Che avevo paura perché pensavo: cosa mi farà fare ora?». (Alessandro Agostinelli)
Fonte: L'Espresso
domenica 6 marzo 2011
La tierra será leve, Alberto
L'AVANA — È morto ieri a 88 anni Alberto Granado, ideatore e compagno del celebre viaggio in moto di Ernesto Guevara quando ancora non era “El Che”. Fu quel giro di Patagonia, Cile, Perù, Amazzonia, fatto in sella a una Norton del 1939 battezzata “La Poderosa”, a convincere Guevara, allora poco più che ventenne, e lo stesso Granado che bisognava agire per aiutare i poveri del Sudamerica. L'avventura è stata raccontata nel 2004 dal film I diari della motocicletta dal regista brasiliano Walter Salles.
Fonte immagine: http://brasiliamaranhao.wordpress.com
Fonte immagine: http://brasiliamaranhao.wordpress.com
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sabato 5 marzo 2011
martedì 1 marzo 2011
Quell'enorme mandala che è Internet
L'incidente di ieri a gmail - quei 150 mila utenti che per un problema tecnico di alcuni server di Google si sono ritrovati la propria casella di posta azzerata (non si sa ancora se sarà possibile recuperarne i contenuti) - ripropone il tema della fragilità strutturale del "sapere del nostro tempo".
Quello digitale, che ormai conserva solo in Rete e su nessun'altro supporto miliardi di immagini, parole, video. Insomma: una quantità impressionante di cultura del nuovo millennio che, dovesse improvvisamente anche solo mancare di alimentazione (quella condizione di dipendenza che riporta l'immaterialità di questi contenuti alle sue radici materiali), risulterebbe essere - se non persa per sempre - quantomeno non più fruibile.
Un simile scenario apocalittico (degno per la nostra epoca di quello che fu per l'Antichità l'incendio della biblioteca di Alessandria) non sembra oggi tecnicamente pensabile: difficile ipotizzare lo schianto contemporaneo di milioni di server.
Ma nemmeno il crollo dell'Impero romano sembrò per secoli ai romani "tecnicamente pensabile".
La verità è che la Rete altro non è che un enorme mandala.
Quello digitale, che ormai conserva solo in Rete e su nessun'altro supporto miliardi di immagini, parole, video. Insomma: una quantità impressionante di cultura del nuovo millennio che, dovesse improvvisamente anche solo mancare di alimentazione (quella condizione di dipendenza che riporta l'immaterialità di questi contenuti alle sue radici materiali), risulterebbe essere - se non persa per sempre - quantomeno non più fruibile.
Un simile scenario apocalittico (degno per la nostra epoca di quello che fu per l'Antichità l'incendio della biblioteca di Alessandria) non sembra oggi tecnicamente pensabile: difficile ipotizzare lo schianto contemporaneo di milioni di server.
Ma nemmeno il crollo dell'Impero romano sembrò per secoli ai romani "tecnicamente pensabile".
La verità è che la Rete altro non è che un enorme mandala.
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