La laurea era in "Relazioni pubbliche d'impresa", il titolo del lavoro presentato da Elisa: "Le piattaforme web 2.0 nelle strategie comunicative del marketing. Il caso Zooppa.com".
Direi che è andata bene: voto massimo. A parte il piacere personale per l'ottimo lavoro della "mia" laureata, la tesi è molto interessante perché contiene una serie considerazioni che trovo decisamente in linea con l'idea originale di zooppa.
Ed ecco qui: "L'aspetto più interessante e significativo (delle interviste fatte a una ventina di zoopper. ndr) sta nella loro concezione del brand all'interno del contesto di zooppa e i principi con cui creano le loro idee. Infatti gli utenti intervistati affermano di voler trasporre sui materiali che producono la loro idea, piuttosto che quella che rispecchia maggiormente la filosofia del brand.
Ciò è un risultato molto importante e fondamentale che colloca Zooppa in una visione di co-creazione di valore di un brand da parte degli utenti partecipanti i contest (il grassetto è mio). Il fatto che il brand nell'ambiente virtuale di Zooppa venga portato in secondo piano rispetto alle idee creative degli utenti e che la sua comunicazione venga adattata alla visione dell'utente, porta a considerare come Zooppa sia riuscita a coinvolgere con entusiasmo l'utente, che può essere anche consumatore o potenziale consumatore, in un'azione di comunicazione del brand senza che questa risulti invasiva.
Inoltre il brand ha l'opportunità di ascoltare la voce dell'utente e/o consumatore e quindi di ricalibrare la propria strategia di marketing, soprattutto a livello comunicativo. Quindi è possibile affermare che il risultato registrato in questi mesi per il quale si è sviluppata una community abbastanza attiva, dove avvengono conversazioni, anche e forse spesso non legate al brand, possa essere considerato come positivo sia in termini di utenti coinvolti sia in termini di qualità del coinvolgimento.
Fattore ancora più importante, Zooppa è riuscita a crearsi una sua autorevolezza tra gli utenti, che hanno un'opinione positiva della piattaforma e del suo tentativo di innovare il campo dell'advertising e della comunicazione. Il divertimento e l'ironia sono i due componenti principali responsabili del successo della start-up e dei contest lanciati dai brand al suo interno.
Infine è necessario aggiungere qualche osservazione in merito a Zooppa.com:
- non è possibile definire Zooppa come una brand community, in quanto i brand presenti sono molteplici e sempre diversi e le conversazioni degli utenti non girano intorno all'esperienza di marca come valore fondante. Se di brand community si dovesse parlare, sarebbe solo in riferimento al brand Zooppa eall'offerta che propone agli utenti;
- la community è soltanto un aspetto della complessa offerta di Zooppa, poiché essa rappresenta un esempio lampante di user generated content, in quanto esiste solo grazie ed in nome degli utenti iscritti e dei materiali da essi inviati;
- la sua offerta di co-creazione del valore di una marca è innovativa, poiché non si tratta di un singolo brand che propone una singola azione di advertising, bensì è la funzione stessa di advertising a diventare oggetto dell'offerta, ed i mezzi per esprimerla sono rappresentati dai brand sponsor dei contest;
- gli utenti che vengono richiamati dall'offerta di Zooppa.com rappresentano forse la fascia che maggiormente è immune al bombardamento di messaggi pubblicitari e quindi viene permesso al brand di entrare in contatto con un bacino di consumatori potenziali, che altrimenti non verrebbero esposti alla comunicazione del brand stesso.
1 commento:
La tesi sembra molto interessante. Pensi che l'autrice possa essere interessata a farla comparire in Le tesi sul web 2.0?
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