giovedì 25 ottobre 2007

Trascina anche tu

Come milioni di altre cose che mi passano sotto il naso e non me ne accorgo, scopro adesso il fenomeno del booktrailer (e sì che ne avevo presentato uno perfino qui). Grazie a Grenar, che ha pubblicato un articolo in cui ne traccia una sorta di fenomenologia.
Mi piace la possibilità che il booktrailer (trascinalibro) offre di mischiare diversi linguaggi.
E' una bella sfida che, almeno per quello che segnala Grenar, mi sembra ancora tutta da giocare.
Non mi convince il suo gradimento per la categoria dei "rispettosi", quelli che "funzionano e sono gli unici a poter avere l'etichetta di BT".
Trovo abbastanza noiosi gli esempi prodotti, molto rispettosi del testo (appunto), ma anche troppo ancorati a un linguaggio che non è quello filmico.
Insomma, il livello di contaminazione pare basso.


(Francesco Fagioli, “Un Certo Senso”)


Sono più tentato dai "traducenti", che sempre Grenar definisce più "smaliziati" perché "alle parole affiancano altri materiali da costruzione. Tentano di dare il senso del libro attraverso una traduzione in immagini studiate e lavorate. A volte sono favoriti dalla natura estremamente visiva, filmica, di certi passaggi del libro (dialoghi, monologhi, descrizioni di scene d’azione, particolarità dei personaggi, e così via). A volte hanno storyboard, piani di produzione, direttori artistici ed esecutivi, belle scenografie e bei costumi – e quindi un budget sostanzioso. Trascrivendone il parlato su carta o monitor, si può ottenere qualcosa di sensato, ma palesemente privo di anima".
A me sembra solo che tentino - insisto - una maggiore contaminazione. Il risultato è che sono molto più "visibili". Anche se neppure questi mi convincono del tutto, penso che siano sulla strada giusta.


(Will Christopher Baer, “Baciami Giuda”)


Visto che si parla di trailer, non posso non citare l'unico tentativo di spot-trailer realizzato su zooppa.
L'autore è Lo.co, il contest Fineco.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Davide!... il mio commento precedente s'è perso, era chilometrico... Lo riscrivo a pezzi!

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per il post: mi permette di chiarire (anche a me stesso) alcuni argomenti. Non faccio distinzioni di valore tra book trailer di tipo 1 e di tipo 2, Rispettosi e Traducenti. Solo per il tipo 3, Sguaiati, dico che i risultati sono pessimi.

Anonimo ha detto...

Partendo da un "assioma" quale "le parole prima di tutto!", ho dovuto postulare che i BT Rispettosi sono i meno... traditori dei Traducenti (riguardo le aspettative del lettore). Ma entrambi permettono di sperimentare! Un esempio, il BT di Marco Candida, "La mania per l'alfabeto".

Anonimo ha detto...

Qui:
http://it.youtube.com/watch?v=ieOiJWxjMlo

Anonimo ha detto...

Io stesso sto realizzando due BT, uno Rispettoso e uno Traducente. Ti terrò informato... Intanto grazie per la pazienza, e questo lungo post che ho riscritto a pezzi è arrivato alla

FINE.